Incontro con lo sguardo sensibile
di Gisèle Reisser
Castello di Rohan - Mutzig (Francia)
Gisèle Reisser torna a Mutzig, portando con sé un pezzo d'Italia. Questa bambina di Mutzig una volta abbandonò la sua professione, “per amore”, per stabilirsi a Palermo. Dopo alcuni anni al sole siciliano, la famiglia si trasferì in Toscana.
È in questa terra di bellezza e contrasto che inizia a dipingere, con il “Maestro” Enzo Neri. Ne ha fatto il suo mondo. Molteplici mostre collettive, in questa terra d'arte e di pittura, alcune personali e diversi premi hanno da allora scandito il percorso pittorico in continua evoluzione di questo artista, che sembra voler recuperare il tempo perduto.
In pochi anni compie così parte dell'evoluzione della pittura.
Dopo aver dipinto quadri figurativi, la sua sensibilità ora la porta ad una sorta di astrazione, che le permette di esprimere maggiormente la sua emozione e il suo sguardo.
“Nel contemporaneo cerchiamo di fare altro con la tecnica dei grandi maestri”, spiega a chi ne è incuriosito. Dopo le diafane cicogne del Mutzig della sua infanzia, gli alberi cavi della campagna toscana, interroga le rune e l'albero di Odino, lascia parlare la sua anima in pastelli intrisi di dolcezza, calma e spiritualità.
Quello che scopre nei suoi numerosi viaggi, i colori dei suoi territori mediterranei, le mostre che la toccano, la luce che vede nelle persone e nelle cose, traduce su tela o carta, grazie ai pastelli. , carboncino, guazzo, tempera altrettante tecniche che sono solo veicoli che gli permettono di porre le basi di un universo.
"Quando sai come apparire, tutto è bello", ha detto. L'eleganza con cui racconta le sue esperienze e le sue passioni si ritrova anche nella sala espositiva, dove tutto è pensato per creare l'atmosfera più favorevole all'influenza e al piacere delle sue opere. E i visitatori non ne sono indifferenti.
Hubert Birringer Dernières
Nouvelles d’Alsace – Strasbourg - (France)